Due ambiti come quello della logistica e dell’E-commerce sono sempre più correlati a fronte dello sviluppo di quest’ultimo nel corso dell’ultimo decennio, complice anche la pandemia dal 2020 a oggi, con conseguenze nel B2C così come nel B2B.
Prendere in esame questi fattori significa concentrarsi sulle nuove forme di organizzare aziendale per assecondare le operazioni logistiche, sia a livello strutturale, che su un piano gestionale, per far fronte alle esigenze e alla velocità dell’ecommerce.
L’immediato futuro ci riserva sicuramente nuove sfide e la necessità di crescere in questi ambiti, valutando i vantaggi dei servizi in outsourcing.
Gli aspetti essenziali della logistica al servizio dell’ecommerce
La logistica al servizio del commercio elettronico deve tener conto di un primo importante principio: quanto più le imprese incrementano il proprio livello di erogazione dei servizi, più alti saranno i costi logistici e di magazzino.
Questo impone scelte strategiche tra le quali, appunto, l’esternalizzazione dei servizi attraverso l’outsourcing logistico.
Passiamo quindi a esaminare 4 aspetti chiave:
1) Il ruolo centrale dei dati e la loro integrazione tra i diversi sistemi
I dati rivestono un ruolo sempre più cruciale nella logistica avanzata. Ecco allora che le informazioni connesse all'inventario disponibile devono essere precise, affidabili, non interpretabili.
L’e-commerce fa sì che un magazzino debba gestire grandi volumi di ordini in tempi ridotti. I flussi diventano sempre più complessi, pertanto sono sempre più necessari sistemi di controllo dello stock, applicando le logiche dell’omnicanalità per una gestione integrata delle informazioni.
2) Preparazione ordini e picking
Già nella logistica tradizionale sia il picking che la preparazione degli ordini necessitano di risorse delicate (personale e macchine) all’interno del magazzino.
Nella logistica in funzione dell’e-commerce questi aspetti vedono accrescere notevolmente la loro importanza dal momento che si moltiplicano le referenze e i codici univoci.
Quali contromisure adottare? Occorrono una preparazione adeguata alla gestione degli ordini e massima flessibilità. Ciò è possibile attraverso software digitali che consentono di realizzare previsioni più precise della domanda e, conseguentemente, di migliorare le procedure di picking.
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3) Gestione dell’ultimo miglio
Tra gli aspetti cruciali c’è anche il trasferimento delle merci dal magazzino al destinatario, attraverso la gestione dell'ultimo miglio. Anche in questo caso occorrono strategie mirate e, conseguentemente, l’adozione di applicazioni tecnologiche che provvedono a ottimizzare i sistemi di consegna.
C’è la possibilità, per esempio, di creare di punti click & collect con il cliente, che lo informano sullo stato della consegna e aumentano i numeri delle consegne andate a buon fine al primo tentativo.
4) Reverse Logistics e resi
È impensabile, ad oggi, ipotizzare una riorganizzazione funzionale della logistica orientata all’e-commerce senza mettere a punto specifici piani di reverse logistics. Ciò significa provvedere ad agevolare e flessibilizzare i resi, elemento su cui i clienti rivestono sempre più importanza.
Bisogna quindi considerare la reverse logistics alla stregua di una fase operativa principale del magazzino, al pari delle altre.
Questo approccio passa attraverso il potenziamento del controllo qualità (in fase di invio) e il migliorare della distribuzione della merce restituita dai clienti, eventualmente destinando un'area specifica del magazzino a questo ambito.
Non va dimenticata, inoltre, un’attenta fase di analisi delle cause dei resi e i modi per trasformarli in opportunità commerciali.
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